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INDAGINE CANILE DI CREMONA,PERITO VETERINARIO CONFERMA ANIMALI UCCISI SENZA MOTIVO


Si è svolto l'incidente probabotorio davanti al gip Beluzzi. La difesa prova a smorzare la relazione tecnica.

"Quello che lascia un po' perplessi è che nella perizia del dottor Fico risultino proposte come certezze circostanze tutt'altro che certe. Ci sono anche ipotesi alternative alla morte per Pentothal. Inoltre nella perizia non si parla di dose letale. A parte due casi accertati quasi nessuno dei cani presenta una dose letale. Anzi si è ben al di sotto della dose letale.- Lo hanno affermato ieri gli avvocati Stefania Amato ed Ennio Buffoli, due dei legali degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte uccisioni di animali nel Rifugio del cane. Dichiarazioni raccolte al termine delle due ore e mezza di incidente probatorio davanti al gip Pierpaolo Beluzzi, nel corso del quale il perito Rosario Fico responsabile del Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria, il Ris degli animali con sede a Grosseto, ha confermato i risultati choc delle autopsie sulle 32 carcasse sequestrate un anno fa nel canile. E cioè che "12 su 25 cani e 2 su 7 gatti sono stati uccisi senza che ve ne fosse motivo" con iniezione di Pentothal "farmaco non eutanasico, usato al canile in modo non legittimo." Nella perizia Fico racconta di cani sottoposti a "violento contenimento fisico" prima di morire. Parla si ecchimosi, segni al collo e ipotizza l'uso di corde e lacci. Circostanze che trovano riscontro nelle tesimonianze raccolte in fase di indagine. Certezze che la difesa ha tentato di smontare confortata dai consulenti tecnici. Si tratta di Pietro Riccoboni, vice responsabile del reparto di Anatomia patologica dell'ospedale veterinario dell'università di Lodi nominato dagli avvocati francesco Gianzini e Alessandro Nolli, difensori di Michela Butturini, veterinaria dell'Asl referente del canile. E selina Iussich dovente di anatomia patologia veterinaria dell'università di Torino, consulente degli avvocati Buffoli e Marco Soldi, difensori di Maurizio guerrini e Cheti nin, gli ex presidente e vice dell'Associazione zoofili cremonesi, che per conto del comune gestivano il canile. Mentre le volontarie Elena Caccialanza e Laura grazia Gaiardi sono assistite dall'avvocato Amato. La veterinaria Iussich ha sostenuto che "la perizia del dottor Fico non risulta completamente attendibile" Il nodo principale è la mancata individuazione del quantitativo della dose letale. "Il punto fondamentale" per Amato e Buffoli "è che per il perito ci sono cani per i quali non è possibile stabilire la morte per Pentothal. Quando il perito non trova la causa della morte, ma trova il Pentothal, sostiene che il cane è morto per l'iniezione di Pentothal. Quando non trova nè la causa della morte nè traccia di Pentothal, dice che non si sa la causa della morte. Fico sostiene che un cane sia morto prima dell'iniezione letale per choc. Quel cane aveva problemi cardiaci, è morto d'infarto." Inoltre per l'avvocato Amato "se davvero avessero voluto uccidere i cani, perchè non usare il Tanax anzichè il Pentothal, che oltretutto costa quattro volte di più?" Circa il contenimento fisico violento "sono solo ipotesi" Iussich osserva come "in casi di sospetti maltrattamenti a danno degli animali sarebbe opportuno affiancare alle procedure necroscopiche, degli esami radiografici 'total body' per evidenziare eventuali infrazioni ossee che spesso sfuggono ad un esame esterno. Tali esami collaterali non vengono menzionati nella perizia". E sostiene che Fico abbia ' confuso' le ecchimosi con 'le macchie ipostatiche'. Fico ha ribattuto. Una relazione "assolutamente precisa, puntuale e completa" l'ha definita l'avvocato Gianluca Scagliotti, legale della Lega nazionale per la difesa del cane, parte offesa nel procedimento. "Nei 12 casi di cani uccisi col Pentothal senza che vi fosse una patologia - ha detto Scagliotti - il perito ha spiegato che non si può parlare di una dose fissa, perchè il Pentothal ha effetti diversi a seconda del tipo di animale, della taglia, del peso. Lo dice lo stesso "bugiardino" del farmaco che la dose è indicativa." Inoltre "Fico ha confermato che nei cani dove è assente una patologia, sono stati riscontrati Pentothal e lesioni da contenimento. A parte il fatto che il Pentothal non è un eutanasico riconosciuto (lo è il Tanax9, allora per sedare un cane agitato ci sono altri metodi più semplici che fare un'endovena. E per fare l'iniezione di sedativo, i cani avrebbero dovuto essere a digiuno. Invece Fico ha evidenziato come fossero tutti ben nutriti, in alcuni casi avevano appena mangiato." Infine cinque cani sono morti perchè sbranati. Per Fico "l'indice di una cattiva gestione. Il pm Cinzia Piccioni ora dovrà chiudere l'indagine sulle presunte uccisioni nel canile.

Francesca Morandi - La Provincia di Cremona

http://amicoaquattrozampe.blogspot.com/

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