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Modica, rinvio a giudizio per maltrattamento di animali


I casi di maltrattamento sugli animali non accennano a fermarsi e, tra quelli mai scoperti e prolungati all’infinito e quelli che invece portano ad una giusta punizione per chi non avuto rispetto di creature indifese, le cifre continuano ad essere veramente preoccupanti e in perenne salita. Questa volta la vicenda in questione riguarda Modica, in Sicilia, dove un cinquantunenne è accusato di maltrattamento continuato ai danni di alcuni cani. Secondo quanto emerge dai rilevamenti, sembra che esercitasse abusivamente il loro allevamento e utilizzasse anche una struttura senza alcuna autorizzazione e ovviamente senza le più normali e obbligatorie norme igieniche. Intanto la Procura della Repubblica di Modica, dopo aver svolto tutti i controlli del caso, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’autore dei fatti.

Le condizioni igieniche e sanitarie del luogo dove teneva i cani erano ovviamente pessime e la detenzione era del tutto illegale. Una situazione che è stata scoperta dalla Guardia di Finanza lo scorso dicembre e subito è avvenuto il sequestro della struttura e degli animali stessi. Nei locali si trovavano in quel momento, ben 49 cani di razza meticcia che vivevano tra i loro escrementi, insieme a resti di cibo, cartoni e siringhe già utilizzate. Le loro condizioni di vita erano assurde e 35 di loro si trovavano dentro una porcilaia.

Ancora, altri tre sono stati rinvenuti all’interno di una stanza con le finestre chiuse, due dentro una gabbia di ferro e solo alcuni si muovevano liberamente all’interno del terreno esterno. Le accuse per l’uomo, già abbastanza pesanti, però, non terminano qua: sembra infatti che la Procura voglia procedere pure per gestione di rifiuti non autorizzata dato che, il primo dicembre, giorno del sequestro, un altro dettaglio non è sfuggito ai controlli. Il cinquantunenne depositava in maniera incontrollata, liquami ed escrementi di animali all’interno di una vasca di raccolta
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