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ABBANDONI ,RANDAGISMO, OVUNQE IN ITALIA....

Nessun canile voleva il cucciolo abbandonato
CASTEGGIO (PV). Tangenziale di Casteggio, ore 17,30 di mercoledì. Un cagnolino nero camminava sul ciglio della strada spaesato e in pericolo. Emanuele stava passando in auto, lo ha notato e si è fermato. Ha deciso di caricarlo in auto e portarlo in salvo in un canile: «Mi sono diretto immediatamente verso quello di Voghera». Sembra una storia semplice, ma vedremo che non sarà così. «Lì hanno controllato il cane e hanno notato che non aveva chip nè tatuaggio - prosegue Emanuele nel suo racconto dettagliato -. Non era mai stato vaccinato ed era abbastanza malandato, quindi chi l’aveva abbandonato non l’avava nemmeno trattato bene in precedenza. Dopo avermi fatto aspettare almeno un quarto d’ora, una dipendente del canile mi ha spiegato che non avevano più posto per tenerlo e che mi sarei dovuto rivolgere ai vigili di Casteggio perchè il cane era stato trovato in zona di loro competenza”. Emanuele ha chiamato più volte il comando senza ottenere alcuna risposta, intanto si è diretto verso casa sua, a Robecco: «Sono andato a casa sperando di trovare una soluzione - dice - purtroppo non ero in grado di tenerlo da me perché ho già tre pastori tedeschi e non ho spazio. Dopo mezz’ora finalmente mi hanno risposto i vigili e mi hanno liquidato alla svelta dicendo che siccome il cane si trovava a Robecco non potevano far venire fin lì l’accalappia cani...». Disperato, Emanuele ha contattato anche il canile di Pavia dove gli hanno spiegato che la competenza della zona di Robecco è del canile di Broni Stradella: «Mi hanno addirittura invitato in malomodo a tenere il cucciolo a casa e non portarlo in canile», racconta indispettito. Dopo ore di tempo perso e decine di euro spese al telefono Emanuele si è rivolto ad un’amica che aveva dei contatti all’Enpa: «Grazie a questa persona - spiega - sono riuscito a lasciare il piccolo in un canile a pagamento di Bressana, dove l’hanno accolto gratuitamente a titolo amichevole». Oggi il cagnolino forse ha già trovato una famiglia della zona pronta ad adottarlo: «Lui è stato fortunato ma quanti altri animali vengono abbandonati e finiscono sotto un camion? - conclude l’uomo -. Dopo questa esperienza mi sento ancora di più di rivolgere a tutti l’appello di non abbandonare assolutamente i cani. Se credete che qualciuno li troverà e verranno ricoverati in un canile sappiate che non è così. La situazione è paradossale: i canili non hanno fondi per mantenere altri “ospiti” e li lasciano in mezzo alle strade».


Castiglione del Lago - Allarme per i cani abbandonati.
Fenomeno preoccupante secondo i dati del servizio veterinario. Ogni giorno raccolte segnalazioni di scomparse e ritrovamenti.
CASTIGLIONE DEL LAGO (PG) - Estate record, quella in corso, per il numero di cani scomparsi o trovati abbandonati nel territorio del Trasimeno, secondo il servizio veterinario locale della Asl 2 con sede a Castiglione del Lago. Dal mese di giugno fino ad agosto, il Servizio ha registrato in media tre o quattro casi di denunce per cani scomparsi e casi di amici a quattro zampe trovati abbandonati e dei quali molto spesso nessuno chiede notizia. Il dato, spiegano dal servizio veterinario della Asl, si è impennato alla fine del mese di agosto, quando il numero è salito a quattro o cinque casi complessivi al giorno. La media abituale invece, è di uno o due casi a giornata. L'estate era già cominciata male con il caso più clamoroso, quello di un'intera cucciolata di nove cagnolini trovata abbandonata nel comune di Tuoro. Agli abbandoni e ai casi delle scomparse che si accentuano nel periodo estivo, vanno aggiunti i furti di cani. In molti, spiegano dal servizio veterinario castiglionese, quest'estate hanno sporto denuncia dopo avere ritrovato i recinti dei loro amici a quattro zampe vuoti, con i lucchetti tagliati. I casi di furti registrati in questi tre mesi su tutto il territorio del Trasimeno, riguardano per lo più Setter inglesi, Breton e Segugi, ma c'è stato anche l'episodio di un Rotwelier per il cui furto il padrone ha sporto denuncia sia al servizio veterinario della Asl2 che ai carabinieri. Se per i furti poco si può fare, per facilitare il ritrovamento di cani scomparsi la raccomandazione del servizio veterinario è quella di rispettare la legge che dal primo gennaio 2004 impone l'apposizione del microchip al proprio amico a quattro zampe. Per chi poi dovesse trovare un cane abbandonato, la raccomandazione è di non lasciarlo andare via, ma di contattare o un veterinario privato oppure direttamente il servizio veterinario della Asl, per verificare la presenza del microchip attraverso il lettore ottico e risalire al proprietario consultando l'anagrafe canina. I cani che non hanno microchip, vengono condotti al canile di Todi, con la speranza che trovino un nuovo padrone e tamponando il fenomeno del randagismo.


Levante: l’estate “nera” degli animali
Una lunga estate nera per gli animali nel Levante. Cani abbandonati, pesci e volatili che muoiono nell’oasi faunistica dell’Entella (per circostanze ancora non del tutto chiarite), rapaci feriti dal fuoco degli incendi che hanno imperversato in Riviera. Oppure animali da compagnia misteriosamente uccisi da armi da fuoco, come è accaduto ad uno sfortunato pastore tedesco a Moneglia, una settimana fa. Pochi giorni fa, su un viadotto della A12, tra i caselli di Rapallo e Chiavari, si è verificato il più classico dei casi di inciviltà e “disumanità”: due cuccioli meticci, maschio e femmina, di circa 5 mesi, sono stati abbandonati in autostrada. E hanno rischiato di morire travolti dalle auto, rappresentando pure un pericolo per chi, in quel momento, passava col proprio mezzo in quel tratto. I cagnolini sono stati salvati dagli addetti del canile di Rapallo e ora cercano un padrone migliore del precedente. Un altro brutto episodio riguarda un alano maschio, che è stato trovato l’altro ieri legato ai cancelli di una serra in via Betti, a Rapallo. Anche questo cane è stato preso in consegna dal canile rapallese. Dove sono sistemati altri animali abbandonati oppure semplicemente smarriti dai rispettivi padroni: un bellissimo gatto siamese recuperato a Chiavari, un cane pechinese trovato a Leivi, e una femmina di bracco tedesco, che vagava sulle alture di Lavagna. […]Da segnalare ancora un caso, da Rapallo. Stremato per la fame e la sete patita per giorni è arrivato fino al giardino di un abitante di San Quirico d’Assereto che, vedendolo, ha dato l’allarme: protagonista della terribile vicenda è un cane meticcio, di 10 anni, che è riuscito a trascinarsi fino a quel giardino in condizioni pietose, terribilmente dimagrito e disidratato, pieno di pulci e zecche. Il cane è stato preso in consegna dal servizio di soccorso animali della Croce bianca rapallese. Ieri, invece, una giovane poiana è stata trovata da un’escursionista in mezzo ai boschi bruciati di Collodari, sulle alture di Recco, ed è stata salvata grazie ai volontari dell’Enpa e curata dai veterinari di Animal Assistance. Il rapace era per terra, in balia di chiunque; sperduto e affamato, dopo aver trascorso qualche giorno tra i tizzoni rimasti dopo le fiamme. L’animale è stato prima consegnato alla polizia municipale e poi prelevato dall’Enpa. Le fiamme dell’incendio di questi giorni, probabilmente, hanno ucciso molte creature dei boschi e la piccola poiana si può dire fortunata. Adesso è tranquilla dentro una gabbia, verrà controllata dal veterinario e poi, una volta accertato che è fuori pericolo, sarà riportata nei boschi. Intanto si allunga l’elenco di animali morti sul greto e nell’acqua della foce dell’Entella. Da fine luglio ad oggi, conferma l’associazione Ayusya, sono stati trovati senza vita 92 volatili (tra anatre e gabbiani) e 260 cefali. La Asl 4, con gli esami sulle carcasse, ha stabilito che i pennuti sono stati uccisi da un topicida, il “Brodifacoum”, però ancora non si sa come questa sostanza derattizzante sia finita nelle acque del fiume. I cefali, invece, secondo gli esami effettuati dall’Asl, potrebbero essere morti per altre cause. Le indagini in merito stanno proseguendo. Sull’argomento è intervenuto ieri il consigliere regionale del Pdl Matteo Rosso, che ha annunciato di aver presentato un’interrogazione urgente alla luce delle denunce sulla moria nell’Entella. Rosso, oltre a sollecitare l’intervento di Arpal e Regione, ha giudicato il fatto gravissimo , anche perché, dice il consigliere «questo inquinamento potrebbe ripercuotersi sulla salute degli abitanti della zona».

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