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CHIEDIAMO AGLI STATI UNITI DI FERMARE L’EUTANASIA DI CANI E GATTI


Ogni anno circa 8 milioni di cani e gatti entrano nei sovraffollati canili americani dove poi troveranno la morte. I contribuenti americani, tramite le tasse, finanziano la cattura, l’alloggio, ed in caso che non ci sia adozione, l’eutanasia di animali randagi o indesiderati. La maggior parte di questi cani e gatti perdono la loro vita perché non ci sono case disposte ad accoglierli.
Le statistiche sono impressionanti, negli USA, i rifugi per animali spendono circa 2 miliardi di dollari dei contribuenti per accogliere, ospitare e poi sopprimere gli animali indesiderati. In base ai dati della HSUS, sono 4 milioni i cani e i gatti che vengono soppressi negli Stati Uniti. Questo avviene ogni anno. Spesso si tratta di cuccioli di animali domestici non sterilizzati.

In base ai dati forniti dal “National Council on Pet Population Study and Policy”, solo il 15% dei cani ed il 2% dei gatti smarriti ritrovano il proprietario; il 56% dei cani ed il 71% dei gatti presenti nei rifugi vengono soppressi.

Tutto questo potrebbe aver fine se si avviassero dei progetti di sterilizzazione di massa e campagne informative: fino a quando le persone non conosceranno i benefici e la necessità delle sterilizzazioni, il ciclo degli animali indesiderati continuerà e la sofferenza non avrà mai fine.

Nel 1970, la città di Los Angeles è stata la prima città degli Stati Uniti a destinare fondi comunali per finanziare le sterilizzazioni di animali domestici per i proprietari con basso reddito. Uno studio svolto successivamente, ha poi dimostrato che per ogni dollaro investito nel programma di sterilizzazioni, i contribuenti di Los Angeles hanno risparmiato 10 dollari, poiché vi è stata una forte riduzione nell’afflusso di animali nei rifugi e dei relativi costi. Dopo la prima decade il numero di animali nei rifugi è progressivamente diminuito del 50%.

Milioni di animali sani, adottabili vengono uccisi perché non ci sono abbastanza adozioni. Negli Stati Uniti ci sono moltissimi rifugi ed associazioni gestite da privati che si occupano di sterilizzare, salvare gli animali destinati all’eutanasia e cercare famiglie adottive, ma considerato l’elevato numero di abbandoni, riescono, con sforzi immensi, a salvarne una minima parte. Per salvare milioni di vite servono prima di tutto sterilizzazioni di massa e leggi a loro sostegno affinché si riduca il numero di animali che entra nei rifugi e le risorse possano essere destinate per la vita degli animali.

I metodi di soppressione, quali iniezioni o camere a gas o di decompressione, variano da Stato a Stato, come anche la normativa in materia, il tempo di permanenza, ecc, ma vi è infinita sofferenza quale denominatore comune. E’ di poco tempo fa la notizia dell’esplosione di una camera a gas in North Carolina, dentro c’erano 10 cani. L’esplosione era stata causata da un guasto: il macchinario era stato riparato con pezzi riciclati.
Alcuni animali poi, rischiano di affrontare anche di peggio: la vivisezione. I commercianti di classe B, acquistano animali, li trasportano ai laboratori dove finiranno in mano ai “ricercatori”.

L’OIPA lancia un appello a tutti i governatori americani per chiedere loro di aiutare a porre fine alla crudeltà e sostenere misure per creare una comunità NO KILL. Servono leggi a sostegno delle sterilizzazioni e, invece di destinare fondi all’eutanasia, questi devono essere usati per sostenere la vita. Uccidere milioni di animali oltre ad essere crudele non risolve mai il problema, fino a quando gli animali continueranno a riprodursi in modo incontrollato, sarà un ciclo senza fine.

MAIL DI PROTESTA!
http://www.oipaitalia.com/randagismo/appelli/usa_petizione.html

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