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Svizzera, bocciato il referendum per l’avvocato degli animali
Il 70% dei votanti ha detto no. Governo soddisfatto
Milano, 8 mar. (Apcom) - Le aule dei tribunali della Svizzera resteranno off limits per cani, gatti e criceti. E' stato infatti bocciato dai cittadini il referendum che voleva istituire un avvocato ad hoc per tutelare i diritti degli animali nei cantoni elvetici. Il 70% dei votanti ha detto no alla proposta lanciata dalla Protezione svizzera degli animali (PSA) "Contro il maltrattamento e per una migliore protezione giuridica degli animali".
Il governo federale aveva espresso parere contrario, giudicando superfluo il testo, poiché a suo parere lo statuto giuridico degli animali in Svizzera è già stato migliorato e le norme vigenti per la loro protezione sono sufficienti, anzi tra le più inflessibili del mondo. La legge sulla protezione degli animali entrata in vigore nel settembre del 2009 prevede restrizioni per la detenzione e il trasporto sia di animali domestici sia di volatili, rettili, pesci o greggi. Oltre a evitare qualsiasi tipo di sofferenze agli animali, di cui va tutelata la qualita' della vita sino alla fine, i proprietari sono tenuti a seguire corsi a pagamento su come addestrare, nutrire e capire i loro animali e a stipulare un'assicurazione che copra eventuali danni.
La norma vieta per esempio ai proprietari di pesci rossi di gettarli nel gabinetto e prescrive che gli animali "sociali" come i criceti o le cocorite siano accompagnati da un partner.
Il presidente della Confederazione elvetica Doris Leuthard ha fatto sapere che nonostante la bocciatura del referendum, nulla vieta a un singolo cantone, se decide di volere il difensore degli animali, di assumerlo. Pagando però con i propri fondi.
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