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Caccia al killer dei gatti neri:li ammazza a colpi di badile


Caccia a un uomo che per due volte ha inferto una morte crudele a due gattine.

Un gatto nero (Foto d'archivio)di Giancarlo Oliani
Abituata alle coccole del suo padrone si è lasciata avvicinare. Di solito un gatto non lo fa. Di solito scappa. Ma Sasha è rimasta lì, ferma e lo sconosciuto con un colpo di badile le ha spezzato la schiena. Sasha non è morta subito. Paralizzata, ha urlato per ore. Il veterinario, per riuscire a sedarla, ha dovuto ricorrere al gas. E dopo quasi due giorni di indicibili sofferenze è morta. E' successo in via Coghi a Cerese. E non è la prima volta.

La settimana precedente, un altro gatto, ha avuto la schiena spezzata allo stesso modo e nello stesso quartiere. I due felini avevano una cosa in comune: il colore del pelo. Il sospetto è che qualcuno se ne vada in giro ad uccidere gatti. Gatti neri. Due casi in pochi giorni e con le stesse modalità lasciano pensare. Sandro Corsini, pensionato, che abita in via Borsellino a Cerese non si dà pace. Quella gattina era diventata una della famiglia e chi ama gli animali sa esattamente cosa vuol dire. Il suo racconto è intriso di rabbia ed emozione.

«E' successo tutto giovedì scorso - racconta - Sasha è tornata a casa verso sera. Ho visto che era un po' strana ma poi vedendola mangiare mi sono un po' tranquillizzato. Dopo cena l'ho portata nel locale della caldaia. Là ha la cesta dove di notte dorme. Il mattino dopo svegliandomi ho sentito dei prolungati miagolii. Pensavo che volesse uscire, ma quando ho aperto la porta della lavanderia ho trovato il disastro. C'era tutto sottosopra e lei stesa a terra con le zampe posteriori immobili. E urlava, Dio mio quanto urlava. L'ho messa nella gabbietta e l'ho portata dal veterinario, non riusciva a sedarla. Ha dovuto ricorrere al gas. Il mattino dopo è morta. Nel referto il veterinario ha dichiarato che Sasha presentava gravissimi segni di maltrattamento e percosse, resi visibili dalle radiografie».

Corsini ha presentato denuncia ai carabinieri di Bagnolo ed ha segnalato l'episodio anche al servizio veterinario dell'Asl di via dei Toscani. Una settimana prima un altro gatto, maschio, ma dello stesso colore, è morto per la stessa causa nel medesimo quartiere: schiena spezzata. Un caso? Tutto lascia pensare che non sia così.
(25 marzo 2010)

fonte:http://gazzettadimantova.gelocal.it/dettaglio/articolo/1891338

1 commento:

  1. Io prego Dio che trovino quel bastardo e spezzino la schiena anche a lui... certa gente va punita con lo stesso trattamento... la galera non basta.

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