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L'ORRORE DEGLI ALLEVAMENTI PER LE PELLICCE SVELATO DURANTE LA SETTIMANA DELLA MODA 2010
23 febbraio 2010
Animal Defenders International e AgireOra Network organizzano la proiezione pubblica di una scioccante investigazione sotto copertura.
Conferenza stampa aperta al pubblico:
Dove: Spazio eventi Mondadori Multicenter, corso Vittorio Emanuele II, ang. Galleria del Corso, Milano
Quando: Venerdì 26 febbraio 2010 alle 11.15
Il 26 febbraio verrà diffuso in Italia un nuovo dossier e un video inedito sull'industria della pelliccia, intitolato "Un prodotto insanguinato - il vero costo della pelliccia", che rivela le orribili condizioni in cui sono tenuti gli animali in 30 allevamenti in Finlandia (un esempio tipico, perché tutti gli allevamenti sono uguali, in tutto il mondo).
Il video e il dossier saranno lanciati a Milano da Animal Defenders International - ADI e dal network animalista AgireOra. Helder Costantino di ADI e Marina Berati di AgireOra interverranno alla conferenza stampa per illustrare i risultati dell'investigazione e chiedere un divieto totale degli allevamenti di animali per la pelliccia in Italia.
Lo straziante reportage mostra animali con ferite aperte e infette; evidenti segni di infezioni non curate; occhi infetti, o mancanti; code strappate a morsi; zampe deformate e ferite; gengive gonfie in modo patologico per una malattia diffusa, che rende difficile e doloroso bere e mangiare; cuccioli con le zampe intrappolate nella rete metallica delle gabbie; gabbie e altre strutture danneggiate e pericolose; ciotole per l'acqua vuote, sporche, rotte; una diffusa sofferenza degli animali, e mancanza di cure.
Il video mostra che le affermazioni dell'Associazione Pellicciai finlandese secondo cui "Tutti gli animali da pelliccia in Finlandia sono allevati in modo da rispettare il loro benessere", semplicemente non riflette la realtà, e nasconde la sofferenza di questi animali.
Il lancio di ADI e AgireOra Network coincide con la Settimana della Moda (24 febbraio - 3 marzo 2010) e ha lo scopo di portare gli stilisti faccia a faccia con la realtà delle pellicce, in particolare quelle di volpe, il cui mercato è dominato dai produttori finlandesi.
In Italia, il fatturato delle vendite di pellicce è diminuito del 7% dal 2007 al 2008 (da 725 milioni di euro a 675 milioni di euro) e, secondo il report del 2008 dell'Associazione Italiana pellicceria, ci si aspettava dal 2008 al 2009 una diminuzione di un ulteriore 9%. Il numero di animali allevati in Italia per le pellicce è passato da 250.000 nel 2002 (dati della Camera di Commercio) ai 150.000 del 2008 (dal report 2008 della European Fur Breeders' Association).
Nel mondo, la vendita di pellicce è diminuita del 13,25%, passando da 15,02 miliardi di dollari nel 2007 a 13,03 miliardi nel 2008.
Il Direttore Esecutivo di ADI, Jan Creamer, afferma: "Nonostante i consumatori stiano voltando le spalle sempre di più alla pelliccia, alcuni esponenti dell'industria della moda hanno deciso di chiudere i loro occhi e i loro cuori alla verità sulla produzione di pellicce. Questa investigazione vuole risvegliare le coscienze - non è più accettabile ignorare la sofferenza, e gli stilisti devono prendersi le proprie responsabilità per il modo in cui le pellicce vengono prodotte. I clienti degli stilisti che usano la pelliccia nei loro prodotti sarebbero sgomenti nello scoprire il modo inumano e cruento in cui sono trattati gli animali la cui pelle viene usata nelle collezioni di moda. Speriamo sinceramente che il nostro dossier fornisca a tutti le evidenze necessarie a fare una scelta realmente informata sull'utilizzo di pelliccia vera nella moda".
"Anche se l'uso della pelliccia intera è sempre meno diffuso" dichiara Marina Berati, di AgireOra Network, "moltissimi animali vengono fatti soffrire e morire per servire da decorazione a cappotti e giubbini, in forma di colli, polsini e altri inserti. Non perché i clienti lo richiedano, ma perché gli stilisti e chi progetta i capi d'abbigliamento hanno deciso così. Occorre dunque rifiutare questa 'moda' fatta di morte, e non comprare mai nulla con inserti in pelliccia, anche quando sembra finta, perché non lo è quasi mai, sono animali uccisi".
L'allevamento di animali per le pellicce è vietato nel Regno Unito, in Austria e in Croazia. La Danimarca ha vietato l'allevamento di volpi e nei Paesi Bassi è in corso di discussione in Parlamento una legge che mette al bando tutti gli allevamenti per le pellicce. L'UE ha vietato l'importazione e la vendita di prodotti di foca e in Israele il Knesset sta discutendo una legge per vietare l'importazione, esportazione e vendita di tutte le pellicce.
DATI SULLA PRODUZIONE DI PELLICCE
Vengono usate le pelli di 15-20 volpi o 60-80 visoni per una pelliccia. Le volpi in natura vivono 3-4 anni (ma possono arrivare anche a 10 o 15) e i visoni vivono 8-10 anni, mentre negli allevamenti tutti gli animali vengono tenuti in vita 8 mesi. Ogni anno vengono fatti nascere nuovi cuccioli, e quelli che non hanno la pelliccia della qualità adatta vengono subito uccisi.
Animal Defenders International:
Animal Defenders International è nata per informare, creare consapevolezza e alleviare la sofferenza degli animali e lavora per proteggere gli animali selvatici e l'ambiente attraverso le sue sedi di Londra, San Francisco e Bogotà.
http://www.ad-international.org
AgireOra
AgireOra Network è un insieme di iniziative, campagne, progetti e consulenti per la difesa degli animali. Tutti gli animali, senza distinzione di specie, come indica il nostro logo: una mano umana che fa un patto di aiuto e amicizia con la zampa di un cane (a simboleggiare gli animali d'affezione) e quella di un bovino (a simboleggiare gli animali d'allevamento e in generale tutti gli animali "usati" dagli umani).
AgireOra Network fa informazione e incentiva e fornisce strumenti per l'attivismo animalista. Sono queste le due anime del progetto: l'informazione per chi "non sa" e l'attivismo per chi sa già ma vuole aiutare gli animali in prima persona.
AgireOra ha sede a Torino ed è attivo in tutta Italia grazie alla rete di attivisti in contatto quotidiano attraverso Internet.
http://www.agireora.org
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