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Dux, Rex e gli altri abbandonati

Trieste - Il primo a infilare il collo nel guinzaglio e a salire sul furgoncino bianco del soccorso veterinario è stato Dux, l’imponente pastore del Caucaso che da oltre un anno e mezzo era ospitato al Gilros e che da ieri mattina si trova invece in un canile friulano. Poi è stata la volta di Rex, un meticcio pitbull, e infine di altri 14 cani, partiti tutti alla volta dell’allevamento “Il Girasole” di Porpetto. È scaduta la convenzione tra i gestori della struttura privata in Strada di Prosecco 1904 e il Comune di Trieste per il ricovero e la custodia degli animali abbandonati: i prossimi trovatelli, al di là di soluzioni estemporanee, sono destinati ad abbandonare la provincia e a riparare in Friuli. Al Gilros sono rimasti solo Asia, giunta gravida alla pensione per cani e ora neo mamma di dieci cuccioli, quindi impossibilitata a trasferimenti, e altri quattro animali, in procinto di essere accolti da altrettante famiglie. Una situazione spinosa, che in un periodo delicato qual è quello estivo - caratterizzato dall’esodo dei vacanzieri ma anche dal triste fenomeno degli abbandoni – ostacolerà senz’altro le adozioni. Amaro il commento di Massimo Visintin, titolare assieme a Costantino Di Iorio del Villaggio vacanze del cane e gestore del canile Gilros di proprietà di Gilberto Comuzzi e Maria Rosaria Stanovich: «Le decine e decine di cittadini che si recavano qui per offrire una casa a un trovatello non reperiranno più sul territorio questo servizio: spiace constatare che, nonostante le 425 adozioni portate avanti dal 2001 a oggi, nessuno abbia proferito un grazie. Tutti a parole si dichiarano animalisti, ma poi si lascia che gli animali vengano spediti di qua e di là come un pacco». Determinante è stata la segnalazione dell’Azienda sanitaria su alcune carenze della struttura, in particolare sull’assenza di riscaldamento. «Giudico positiva la soluzione adottata – ha commentato il veterinario Massimo Erario dell’Unità operativa Sanità Animale dell’Ass 1 in via Orsera, presente alle operazioni di trasferimento – perché la struttura friulana offre più spazi». Dello stesso avviso Daniela Arzon, funzionaria dell’Ufficio Zoofilo del Comune: «Chiaramente d’estate l’esigenza del riscaldamento viene meno e infatti l’assessore comunale Paris Lippi aveva proposto un’ulteriore proroga di tre mesi sulla convenzione ma i gestori del Gilros l’hanno rifiutata». «Certo che l’abbiamo rifiutata – ha ribattuto Visintin, al quale peraltro non competono gli interventi, in capo alla proprietà – perché ci vuole una progettualità condivisa: rimandare di un trimestre la decisione di portare i cani fuori provincia non sarebbe servito a cambiare la situazione. Noi possiamo contare su una deroga regionale di tre anni. E poi siamo sicuri che il posto in cui andranno a finire sia migliore? Noi qui percepiamo per ogni animale 6 euro al giorno, iva compresa. Da altre parti i costi sono uguali o inferiori?». «Non è questione di essere migliori o peggiori – ha replicato Massimiliano Di Pascoli, titolare dell’allevamento di Porpetto – noi offriamo 80- 100 metri quadri di giardino e una struttura moderna». «La situazione che si è venuta a creare a Trieste è una vergogna – è sbottata una volontaria, Maria Luisa Sau – ho scritto una lettera aperta a tutte le associazioni, ma nessuna mi ha risposto a parte la Lipu. E il Gabibbo di Striscia la Notizia ». Intanto ieri una coppia di fidanzati, Ilaria e Stefan, è riuscita a compiere l’ultima adozione: «Per fortuna, pur assentandoci dal lavoro, abbiamo fatto in tempo a prendere White prima che ce lo portassero via – hanno raccontato -: non è una bella situazione».

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