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Una mail indirizzata al parroco: sospendete la corsa degli asini

PORCIA (PN). «Chiedo che la corsa degli asini sia sospesa e sostituita da una manifestazione sportiva più civile e rispettosa dei diritti degli animali». Così la pordenonese Angela De Re si rivolge al parroco di Porcia, don Daniele Fort, scagliandosi contro la tradizionale manifestazione in programma per le 19.30 di sabato 14 agosto nell’area festeggiamenti della parrocchia San Giorgio Martire, dove dal 30 luglio è in corso la Sagra dell’Assunta. La donna lo ha fatto ieri, attraverso una e-mail inviata direttamente al prelato. «Gli asini non sono per loro natura inclini alla corsa – è il ragionamento fatto dalla scrivente – e durante la gara vengono incitati dagli spettatori a correre. Per far correre più veloce l’asino, gli abitanti urlano, fanno baccano e lo spaventano così che si intimorisca e scappi, provocando quella corsa che lo porterà al traguardo. Le condizioni di gara – aggiunge – non sono conciliabili con le esigenze e le caratteristiche degli asini». Una manifestazione, sempre secondo la cittadina, non adatta ai numerosi bambini presenti e che incoraggerebbe a suo dire il disprezzo nei confronti dei più deboli. Sono illazioni esagerate, secondo il parroco di Porcia, don Daniele Fort, cui fa capo l’intera macchina organizzativa dei volontari della sagra, dal momento che tutto si svolge nel massimo rispetto dell’animale: una dozzina di asini montati a pelo da ragazzi con l’obbiettivo di conquistare la cime del campanile di Porcia. Una tradizione che va avanti da 107 anni. «Erano anni che non ricevevamo obiezioni da associazioni o da privati in difesa degli animali. Dal canto nostro – precisa il parroco – abbiamo sempre svolto la manifestazione nel rispetto delle indicazioni che vengono date in questi casi dall’Azienda sanitaria e previa autorizzazione del Comune».

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