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Vacanze con animali...la situazione in Italia- I PARTE-

Romagna, paradiso per Fido on the beach
Spiagge, lettini, hotel: l'ospitalità per gli amici a 4 zampe

Arriva l’estate e con le ferie arriva puntuale anche il triste fenomeno dei cani abbandonati, un fenomeno che registra 750 mila vittime all’anno in Italia. In Riviera, però, da molti anni l’ospitalità si è estesa anche agli amici a quattro zampe, arrivando a comprendere quasi una cinquantina d’esercizi attrezzati per accogliere turisti con cani al seguito. Il primato spetta a Rimini, che annovera ben 31 alberghi, otto stabilimenti balneari e un camping; seguono Cervia con 16 hotel, due bagnini, un agriturismo e un ristorante; Cattolica con 11 alberghi e Cesenatico con nove hotel e cinque lidi. C’è anche San Mauro Mare, dove cinque degli otto stabilimenti che coprono il mezzo chilometro di spiaggia di questa zona hanno preso il nome di «Grandi Spiagge-Fido Beach»: sono 50 gli ombrelloni riservati all’iniziativa. Quattro invece gli stabilimenti dei Lidi ferraresi che soddisfano le esigenze di cani e gatti: si tratta di Baia di Maui e Trocadero al Lido di Spina, di Vela e di Gabbiano al Lido degli Estensi. Fido fa parte della famiglia ed è giusto che anche lui trascorra le vacanze in compagnia; in Riviera gli viene offerto qualsiasi comfort «purché sia educato», di questo si raccomandano bagnini e albergatori.
CANI D'AMARE - Marco Agostini è tra i fondatori dell’associazione «Emilia-Romagna Cani d’amare» e ha dotato il suo stabilimento a Rimini di ogni necessità per i cani, non a caso si chiama Bagno 81 No Problem. «Da cinque anni ospitiamo animali in un’apposita area che ha dei box pensati per loro, ma anche lettini e ombrelloni per i proprietari — spiega — accettiamo tutti i tipi di cane, dal bassotto al rottweiler e gli offriamo la ciotola, uno sdraio tutto per loro, una pallina per giocare, un percorso di sgambata, una fontanella per lavarli e un veterinario sempre reperibile». Quattrocento persone con cani al seguito ogni stagione riempiono il Bagno 81, vengono da Bologna, da Parma, la voce si è sparsa «e io non so più dove metterli, comunque non ce la farei senza quei 30 alberghi alle spalle che accettano i cani al loro interno — ammette Carlini - adesso spero di riuscire ad avere un incontro con il sindaco per strappare uno specchio d’acqua dove gli animali possano fare il bagno, in Toscana e in Veneto li hanno già». Anche il bagno 33 offre l’opportunità di trascorrere una vacanza con il migliore amico dell’uomo: sotto l’ombrellone c’è uno spazio maggiorato per rispettare le esigenze di movimento del cane, basta presentarsi in spiaggia con il libretto delle vaccinazioni e prendere visione del regolamento, che obbliga l’uso del guinzaglio nel tragitto ingresso-ombrellone.
ANCHE A CENA - Finita la giornata al mare, il rientro in albergo non è affatto un problema, grazie a strutture come l’Hotel Corona di Riccione, che per i suoi servizi «a quattro zampe» è il prediletto dei vip, come i giornalisti delle Iene. «Se uno tratta il proprio cane come un figlio e vuole stare con lui anche in ferie viene qui - spiega la titolare Elda Patuelli - abbiamo una sala da pranzo apposta, con un buffet preparato esclusivamente per gli animali, che ricevono ognuno la loro ciotola e possono così mangiare sotto il tavolo dei loro padroni, anche se ci sono clienti che mi chiedono un seggiolone per avere il cane a tavola con loro». L’Hotel Corona è un vero «dog hotel», ci sono stanze che accanto ai letti normali hanno lettini a baldacchino per i cani, i clienti possono festeggiare il compleanno del loro «amico» e usufruire di carrozzine se i cani sono troppo stanchi per camminare; in alternativa ci sono dei seggiolini per portarli a spasso in bicicletta. E non manca il turista che arriva con gatto o coniglio al seguito. A due passi dall’albergo di Elda Patuelli c’è un altro hotel che si premura di ospitare Fido, è l’Hotel Des Nations. «Offriamo il nostro hotel ai cani come facciamo con le persone — afferma la direzione — abbiamo un veterinario e un dog sitter attivi 24 ore su 24, abbiamo poi sono stanze riservate con parquet dove gli animali stanno con i loro padroni per tutto il tempo». Nel caso invece i cani soffrano di problemi di adattamento o di solitudine, l’albergo mette al servizio Chantal, l’esperta di floriterapia che sa trovare la giusta essenza per riequilibrare il loro benessere psicofisico. Ma in Riviera i cani non vengono solo per divertirsi. Nella spiaggia libera di Logonovo, a Porto Garibaldi, lavorano infatti le cosiddette «sentinelle del mare»: i terranova addestrati per aiutare i bagnini negli interventi di soccorso in acqua. Loro d’estate non si riposano.



SE ANCHE IL CANE VA IN PENSIONE
Tempo di vacanze, anche per gli amici a quattro zampe. Anche se gli ultimi anni hanno visto crescere a dismisura alberghi e pensioni che accolgono anche cani e gatti (informazioni su http://www.facebook.com/l/;www.dogwelcome.it) sono sempre tanti i padroni che optano per la pensione per animali o per un cat o dogsitter.La pensione ha un costo variabile, a seconda della qualità (che si declina a seconda dello spazio che ha l’animale, della località più o meno fresca e nel verde in cui si trova la pensione) del cibo e delle cure che vengono fornite. Per ovvi motivi, costa meno mandare in villeggiatura un gatto di un cane e per questi ultimi, spesso conta la taglia.Alcune pensioni offrono inoltre un servizio di ritiro e consegna del cane/gatto. In media i prezzi variano dai 15 ai 20 euro per i cani e si attestano sui 10-12 per i gatti. Per trovare la lista delle pensioni, oltre al passaparola, molto materiale si trova sul web (http://www.facebook.com/l/;www.clinicaveterinaria.org; http://www.facebook.com/l/;www.tuttocani.it; http://www.facebook.com/l/;www.dogsitter.it). Il cat o dogsitter è sicuramente più economico, ma anche questa è una figura che sta cambiando. Il catsitter può sostituire la pensione per gatti quando la vacanza si riduce ad un week end, mentre il dogsitter è spesso la soluzione preferenziale per chi lascia l’amico a quattro zampe dall’anziana zia ma vuole assicurarsi la presenza di un esperto che lo curi. Il dogsitter moderno, infatti, non è solo quello che porta a spasso e ad espletare i propri bisogni fisiologici il cane, è piuttosto l’esperto di psicologia canina o felina che sa come far divertire, rilassare e far star bene l’animale. Continua ad esserci una folta schiera di studenti che lo fanno come “lavoretto”, ma sempre più spesso la richiesta è quella di personale specializzato, magari dotato di patentino di conduttore cinofilo.

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