FORLì - Da alcuni giorni leggiamo di " gravi danni" che sarebbero provocati dai lupi a pastori ed allevatori delle nostre montagne.Se si leggono con attenzione le notizie fornite con tanta enfasi emergono con chiarezza due messaggi rivolti ai cittadini : 1- i lupi cattivi sbranano i poveri agnelli e causano ingenti danni agli allevatori che la collettività paga; 2- i troppi cinghiali causano ingenti danni alle colture. La conseguenza naturale di questi due messaggi è : incrementiamo la caccia ai cinghiali, le idee dei protezionisti costano care e sono dannose.Da un controllo effettuato sui dati della Camera di Commercio riguardanti il prezzo sul mercato di pecore, agnelli e vitelli si è potuto verificare che gli indennizzi ricompensano molto bene chi ha subito danni , tanto da rendere ingiustificato ogni lamento da parte degli allevatori.
Al di là del valore inestimabile dell'esistenza della specie lupo nelle nostre montagne, che è preciso dovere dell’Italia preservare non si può in alcun modo ignorare la funzione equilibratrice svolta dai predatori nei confronti della fauna selvatica, che altrimenti prolificherebbe eccessivamente, essendo venuti meno gli equilibri naturali.
In particolare deve essere sottolineata l'importantissima azione di contenimento e di riduzione della popolazione dei cinghiali, purtroppo introdotti a scopo venatorio dai cacciatori, che è svolta dai lupi che si cibano prevalentemente di cinghialotti.Perciò ogni valutazione sui costi sociali della presenza del lupo nel nostro territorio non può che essere comprensiva di ogni aspetto della questione.Se si fa ciò ecco che le poche migliaia di euro spese dalla provincia appaiono almeno in questo caso ben spese.Ma essendo proprio la Provincia la fonte dei dati e delle valutazioni un interrogativo sorge spontaneo : non si tratterà mica per caso di uno spot in favore dei cacciatori ?
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