Ispica (RG): denunciato per omessa custodia il padrone del cane inferocito
Ispica (RG): pitbull semina il terrore in contrada Passi, catturato
La Polizia municipale non ne ha fatto menzione, ma non è escluso che il pitbull catturato sia stato l’inferocito cane che, la scorsa settimana, ha aggredito un anziano
Ispica (RG) - Un pibull inferocito ha seminato il panico, spinto in modo probabile dai morsi della fame, introducendosi nella residenza estiva di una famiglia ispicese, sita in contrada Passi. La Polizia municipale ha proceduto a far catturare il cane, giudicato pericoloso per l’incolumità dei cittadini, dagli accalappiacani della cooperativa Maya. È stato già rintracciato il padrone della bestia, che dovrà ora rispondere del reato di omessa custodia e malgoverno di animali.
Si tratta di V.G., residente a Pozzallo. L’uomo, però, si trova in Germania per motivi di lavoro. Pertanto, prima di partire, ha affidato il cane alle «cure» della madre, G.A.. Quest’ultima aveva confinato il cane nella residenza estiva di contrada Passi. Il reato è stato infatti contestato alla donna.
La Polizia municipale non ne ha fatto menzione, ma non è escluso che il pitbull catturato sia stato l’inferocito cane che, la scorsa settimana, ha aggredito un anziano, proprio in contrada Passi mordendogli una gamba.
L´uomo, 60 anni, ispicese, è stato ferito dalla bestia per fortuna in modo non grave. Si è trattato di una ferita lacero contusa, hanno decretato i sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Modica, i quali hanno dimesso il pensionato subito dopo la visita medica.
L’uomo è stato aggredito mentre adagiava i sacchetti dei rifiuti nei cassonetti. In preda al panico, si è messo ad urlare, mettendo in fuga il cane. I residenti hanno soccorso il malcapitato, denunciando poi agli inquirenti quanti siano numerosi i randagi che si aggirano sulla zona balneare ispicese.
Il pitbull in questione non era però un randagio. E questo aggrava la situazione a dismisura poiché dimostra che, dietro la ferocia di ogni cane, si nasconde quasi sempre l’incuria dell’uomo.
La bestia catturata, secondo quanto ha reso noto la Polizia municipale, viveva in cattività (malnutrito tanto da diventare aggressivo) e sprovvisto del microchip segnalatore, come decreta la legge.
Il cane pesava oltre cinquanta chili. S’è liberato da una catena che lo costringeva legato, in modo probabile spinto dai morsi della fame.
Il pittbull s’è introdotto nell’abitazione di contrada Passi forse il giorno stesso della fuga. I residenti, terrorizzati dalla furia del cane, hanno contattato i Vigili urbani. Sul posto si sono subito recati gli ispettori Giovanni Barone e Giovanni Scribano, i quali, rendendosi conto della situazione in tutta la sua gravità, hanno richiesto l’intervento della cooperativa Maya. Il cane è stato catturato dopo non poche difficoltà.
La responsabile della custodia del cane è stata appunto ora convocata presso il comando della Polizia municipale per contestarle il reato di omessa custodia e malgoverno di animali.
«Eravamo certi che – ha spiegato Giorgio Basile comandante della Polizia municipale – il cane avesse un proprietario e che fosse tenuto in cattività presso un’abitazione privata, dalla quale è poi fuggito. Inoltre, avevamo già ricevuto diverse segnalazioni sul luogo in cui l’animale si trovava custodito e sulle condizioni gravose che era costretto a sopportare e che l’hanno certamente incattivito»
Domenica, intanto, sulla provinciale 67, dove si estende il litorale di santa Maria del Focallo e Marina Marza, due cani randagi sono stati travolti e uccisi, in momenti diversi, da auto in corsa. I responsabili di tale crudeltà hanno abbandonato le bestie sull’asfalto.
Altri automobilisti, più tardi, hanno spostato i corpi dei due randagi sul margine della carreggiata, ma abbandonandoli sempre sul ciglio della strada. La coscienza tardiva di alcuni passanti ha fatto in modo che, quanto accaduto, fosse segnalato alle autorità competenti.
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