Le responsabilità dei produttori, dei medici veterinari e dei sindaci
Bocconi avvelenati, i pericoli per cani e gatti d'estate
Ordinanza Salute - GURI 13 del 17.1.2009)
L'ordinanza è di pochi mesi fa ma torna di attualità ora, durante le vacanze, quando i nostri cani di città si trovano spesso in luoghi nuovi e sconosciuti. Il pericolo dei bocconi avvelenati non va sottovalutato ed è bene sapere che esistono delle regole molte severe. Eccole.
A rischio non sono solo la fauna selvatica, le specie protette e gli animali domestici. Si tratta di una grave minaccia per la salute umana, specialmente dei bambini. In via generale, il monitoraggio e la gestione degli interventi da effettuare dipenderà da un «Tavolo di coordinamento» attivato in ogni Prefettura.
Nel concreto, l’ordinanza riflette le gravi responsabilità penali che derivano dall’uso irresponsabile di questi preparati: dal getto pericoloso di cose, alla violazione delle norme sulla caccia, fino al maltrattamento e all’uccisione di animali altrui. Si fa quindi ampio divieto a chiunque di utilizzare in modo improprio esche o bocconi avvelenati e di detenere, preparare, miscelare e abbandonare alimenti che contengano sostanze tossiche o nocive, compresi vetri, plastiche e metalli. I produttori di fitosanitari e di sostanze pericolose devono poi seguire alcune precauzioni, aggiungendo ai topicidi, ratticidi, lumachicidi e nematocidi ad uso domestico, civile ed agricolo, una sostanza amaricante che li renda sgradevoli ai bambini e agli animali non bersaglio. Le etichette devono inoltre riportare le modalità d’uso e di smaltimento. Nel caso in cui la forma commerciale sia un'esca (ad es. carcasse di piccoli animali, uova o carne imbottiti di veleno) deve essere previsto un contenitore che consenta l’accesso solo all'animale bersaglio. Un’attenta prevenzione è richiesta anche alle ditte che eseguono operazioni di derattizzazione e disinfestazione, cui spetta l’obbligo di esporre degli avvisi nelle zone interessate, con almeno cinque giorni lavorativi di anticipo. Gli avvisi indicano la presenza del veleno, la durata dell’intervento, il responsabile del trattamento e le sostanze utilizzate. Il proprietario o il responsabile dell' animale deceduto a causa di esche o di bocconi avvelenati deve segnalare il fatto alle Autorità competenti. Nei casi di sospetto avvelenamento, il medico veterinario deve comunicare la diagnosi ai sindaci e alle Aziende sanitarie locali affinché vengano disposte le necessarie procedure di indagine, di autopsia e di bonifica territoriale, fino all’eventuale interessamento da parte dell’Autorità giudiziaria.
-
Nessun commento:
Posta un commento