Domenica scorsa abbiamo pubblicato volentieri un intervento dell’on.le Gabriella Gianmanco (PdL) sull’omissione di soccorso nei confronti degli animali. Dato che siamo in pieno periodo di ferie (e purtroppo di abbandoni) crediamo opportuno dare qualche suggerimento su cosa fare e cosa non fare qualora ci si trovi di fronte un animale abbandonato, ferito o che comunque necessiti di un soccorso immediato. Quanto andiamo a scrivere vale anche per i proprietari che si dovessero trovare in difficoltà con il proprio cane che, molto giudiziosamente, si sono portati in ferie con sé.
Prima di partire. Se Fido soffre di qualche malattia cronica, farsi dare dal proprio veterinario una copia della cartella clinica e informarsi preventivamente sulle strutture veterinarie presenti nel posto che si è scelto e su quali hanno un reale servizio di reperibilità 24 ore su 24.
Cani e gatti abbandonati. Spesso non è facile distinguere se un cane è stato abbandonato o meno, ma alcuni segni comportamentali ci aiutano. Il cane che, per strada o nell’area di sosta dell’autogrill, vaga di qua e di là, fiutando prima l’uno poi l’altro, guardandosi intorno spaesato, trotterellando veloce per poi fermarsi all’improvviso vicino alla persona sbagliata è molto sospetto di abbandono. Se poi non ha collare, pettorina, medaglietta o altri segni di riconoscimento il sospetto è quasi certezza. Mai correre dietro un cane o un gatto per prenderlo. Scapperà ancora più forte. Mai allungare la mano sul collo: si rischia un morso pericoloso. Se non si è ben esperti di cani cercare di non perderlo di vista seguendolo cautamente e chiamare il 118 chiedendo che intervenga il servizio veterinario e i suoi addetti. Se siete in certe zone del sud (senza voler fare del leghismo di bassa lega) auguri, specie al cane. Se servizi amministrativi e sanitari pubblici funzionassero seriamente la piaga del randagismo non esisterebbe.
Cani feriti. Facile, in questi giorni, incontrare un cane investito oppure trovare il proprio cane riverso sul suolo a seguito della classica “macchinata”. Niente panico e soprattutto non precipitarsi a raccoglierlo a mani nude. Se chiamate 118, 113, 112 ecc. e non arriva nessuno (ipotesi non improbabile) tocca a voi. Il cane è in uno stato di shock che, in parte lo protegge dal dolore e non riconosce nessuno. Voi lo “svegliate” improvvisamente sollevandolo e lui, sentendo il dolore acuto delle fratture, vi pianta i denti nelle braccia. Due feriti al posto di uno. Prendete invece un telo, passatelo delicatamente sotto il cane e, facendovi aiutare da un altro, sollevate la “barella” e depositate il ferito in auto. Poi di corsa dal veterinario. Di corsa fino a un certo punto: non è il primo che prende e si tiene una multa anche con un cane moribondo in macchina e a pochi metri dalla clinica veterinaria. Dipende da chi incontrate con la paletta in mano.
Gatti feriti. Il gatto è completamente diverso dal cane. Spesso anche se ferito a morte rimane un lottatore temibile e i suoi morsi sono più pericolosi di quelli del cane. Qui la barella è inutile. Il gatto, zomperebbe via. La cosa migliore (a mali estremi estremi rimedi) è un asciugamani o una copertina di lana, gettata sul felino. Lo si fa su come un salame, fregandosene delle urla disumane (ovvio) che escono dal viluppo. Di corsa dal veterinario, come sopra.
Cani avvelenati. Se siete in campagna e improvvisamente Fido lancia un urlo, comincia a sbavare e tremare gli potete salvare la vita con una banalità. Un cucchiaio di acqua ossigenata. Vomiterà il boccone avvelenato e sarà salvo. Attenzione che non sia stata una vespa (in tal caso si gonfia a vista d’occhio). Anche qui, basta una fialetta di cortisone nello zainetto a salvargli la vita. In montagna portate nello zainetto refrigerato, oltre ai panini, una fiala di siero antivipera. I due buchini sul naso si vedono bene e le urla di dolore si sentono altrettanto bene.
La sfiga può colpire Fido in tanti altri modi (colpo di calore, veleno di rospi, piante, pesci), ma a questo punto vi conviene farvi amici con un veterinario e andare in ferie con lui.
LE ISTRUZIONI
RICONOSCERE UN TROVATELLO
Se un cane vaga spaesato, trotterella veloce per poi fermarsi all’improvviso vicino alla persona sbagliata e non ha né il collare né una medaglietta significa che è stato abbandonato. Chiamare subito il 118
COME CURARE FIDO
Non bisogna raccoglierlo a mani nude ma prendere un telo, passarlo sotto il cane delicatamente, sollevarlo e metterlo in auto. Poi via di corsa dal veterinario
COME CURARE MICIO
Fare come sopra, con un’avvertenza in più: Micio anche quand’è ferito resta un lottatore temibile e i suoi morsi sono più pericolosi di quelli del cane
BOCCONI VELENOSI
Se Fido lancia improvvisamente un urlo e comincia a tremare significa che è stato avvelenato. Per salvarlo basta dargli un cucchiaio di acqua ossigenata
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